domenica 3 aprile 2011

Il "Patto per la Piana" prende forma «Ora vogliamo risposte da Scopelliti»

Gazzetta del Sud 03/04/2011


L’assemblea ha eletto Saccomanno presidente


Giuseppe Lacquaniti


Prima assemblea annuale dell’associazione Onlus “Patto di Solidarietà per la Piana di Rosarno”, nel corso della quale sono state assegnate le cariche sociali per il triennio 2011-2013. Con votazione unanime è stato eletto presidente del sodalizio l’avvocato Giacomo Saccomanno, mentre la vice presidenza è stata assegnata alla prof. Mariarosaria Russo, preside dell’Istituto di Istruzione Superiore “R. Piria”. La presidenza dell’assemblea è stata conferita al dott. Gioacchino Piromalli. Saccomanno, nel ringraziare i soci per la fiducia accordatagli, ha ribadito che lo scopo del Patto - aperto a tutte le forze sane della città e del territorio circostante - è quello di contribuire alla crescita sociale, culturale ed economica del proprio territorio, con iniziative concrete e dirette alla cittadinanza. «Per la prima volta tanti cittadini liberi si mettono assieme per fornire la propria collaborazione a favore del territorio in cui vivono, senza alcun interesse personale o partitico e con vocazione esclusivamente volontaristica». Una maniera diversa, rispetto al passato, «per sentirsi protagonisti dei processi di crescita culturale e sociale che devono essere attivati per fare uscire la città dalla condizione di profondo degrado in cui è stata cacciata». Responsabili dei vari settori, in cui si articola l’associazione, sono risultati eletti: Aldo Borgese (ambiente), Domenico Iannizzi (sanità), Francesco Naso (eventi), Ambra Miglioranzi (arte), Rosanna Careri (cultura), Carlo Capria (attività teatrali), Giuseppe Callà (rapporti con il territorio), Massimiliano Donato (informatica e tesoreria), Francesco Rao (agricoltura), Lino Licari (archeologia), Luciano Amedeo (giovani e sport), Giusj Zungri (responsabile segreteria). Consiglieri sono stati eletti: Antonio Alessi, Ketty Bono, Enzo Cusato, Lorena D’Agostino, Francesco Tramonti. Dopo gli interventi di Francesco Rao, Massimiliano Donato, Mimmo Rizzo e Francesco Orfanò, l’assemblea ha approvato la proposta del presidente Saccomanno di realizzare un volume sugli ultimi 150 anni della città di Rosarno ed ha dato mandato allo stesso di chiedere un incontro urgente al presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, per rappresentare il pesante disagio dell’area e la necessità di immediati interventi per la difesa dell’ambiente, il rilancio dell’agricoltura e l’occupazione soprattutto giovanile. È stato fatto anche presente che se il Presidente Scopelliti non dovesse rispondere a breve, si attueranno forme eclatanti di protesta, come l’occupazione della Regione. «I cittadini – ha detto Francesco Rao, già consigliere nazionale della Coldiretti – sono stanchi di essere presi in giro e se non si otterranno risposte immediate e concrete, vi sarà l’invasione popolare dei luoghi responsabili del degrado in cui si trova la Calabria e, particolarmente, il territorio della Piana, che col passare degli anni è stato oggetto di un ignobile saccheggio».

Convocazione Assemblea - 09/04/2011 ore 19.30


E' Convocata per il giorno 9.4.2011, ore 19.30, presso la sede di Via Nazionale, Rosarno, l'Assemblea dei Soci del Patto di Solidarietà della Piana di Rosarno


con il seguente ordine del giorno:


1. Comunicazioni Presidente


2. Valutazioni candidature e strategie per le elezioni Provinciali


3. Sottoscrizione ricorso Corte Europea


4. Varie ed eventuali.


La serata si concluderà con un conviviale a base di pizza


Il presidente


La tradizione popolare e i segreti della Madonna

Gazzetta del Sud 01/04/2011


I resti archeologici saranno aperti al pubblico


Giuseppe Lacquaniti


Sta suscitando particolare interesse in città la notizia del rinvenimento dell'abside – all'interno della casa ex Albergo Polimeni – che potrebbe appartenere alla primitiva Chiesa di Maria di Patmos, la protettrice di Rosarno assieme a San Giovanni Battista. Che possa trattarsi proprio del luogo di culto dove trovò alloggio la statua lignea proveniente nel 1400 dall'isoletta greca di Patmos, ne offre un indizio non trascurabile la leggenda, confortata dalla tradizione orale.


Ce ne dà conferma la signora Francesca Briatico, 85enne, vedova del colonnello Marrari, che ci riferisce in merito i racconti dei suoi avi, secondo i quali l'edificio della Madonna Nera era da ubicare nella proprietà Pellicanò, ossia nella zona ora attraversata dal Corso Garibaldi.


Il luogo dove, ad opera degli archeologi della Soprintendenza, Maria Teresa Iannelli e Cristiana Laserra, sono stati riportati alla luce i resti dell'abside del basso medioevo, dista appena 50 metri dalla fine della salita (ora Sant'Anna), denominata allora "di San Francesco di Paola", dove, secondo la leggenda, si fermarono i buoi che trasportavano l'effigie della Madonna Nera e che non vollero "scasarsi".


Poi rosarnesi dell'epoca non compresero che quello era il luogo prescelto dalla Madonna per dimorarvi, a conclusione di un lunghissimo viaggio per mare, all'interno di una cassa ermetica, dove era stata posta dai Monaci di San Cristodulo, sul finire del XIV secolo, per sottrarla alle devastazioni turchesche.


La statua lignea rinvenuta da massaro Nicola Rovito sulla spiaggia di Rosarno, il 13 agosto del 1400, secondo la ricostruzione fatta dall'arc. Francesco Laganà, (che nel 1950 organizzò grandiosi festeggiamenti per l'incoronazione della Madonna e del Bambino), era di sicura fattura bizantina, poiché riportava incisa l'iscrizione in greco "Santa Maria di Patmos", l'isola greca (posta quasi dirimpetto alla costa turca), dove probabilmente già nel primo secolo dopo Cristo San Giovanni Evangelista l'aveva esposta al culto dei fedeli.


La decisione assunta dalla Soprintendenza alle Antichità di esporre l'abside alla fruizione pubblica è stata accolta con favore dalla gente, in quanto sarebbe la prima volta che un sito di interesse archeologico viene portato alla luce per essere opportunamente presentato alla visione di un vasto pubblico. Tutti gli scavi finora condotti a Rosarno si sono conclusi con il sotterramento delle risultanze archeologiche, anche quelli effettuati negli ultimi 4 anni sul Corso Garibaldi e in Piazza Duomo, che avevano presentato evidenze di grande interesse per l'innesto di elementi medievali con tracce magnogreche. Ora si registra con piacere la decisione della Soprintendenza di offrire ai rosarnesi, e non solo a loro, l'occasione per ammirare i reperti consegnatici dalla terra. Vuol dire che sono maturi i tempi per impostare il discorso per un progetto globale di fruizione dei beni archeologici, che costituiscono un' immensa ricchezza di cui i cittadini devono prendere consapevolezza.